Rafforziamo la nostra risolutezza per eliminare il cancro
Ogni anno, non vedo l’ora di partecipare al Convegno annuale ASCO che raccoglie più di 40.000 persone nel campo dell’oncologia. Non intervengo in prima persona, ma vengo ispirata dalle molte persone che lo hanno trasformato nel lavoro della loro vita per cercare e sviluppare nuovi approcci per trattare il cancro.
Il convegno di quest’anno, che si svolge a Chicago dal 31 maggio al 4 giugno, ha un significato particolare per me. Il tema è “Caring for Every Patient, Learning from Every Patient” e il nostro team presenterà dati eccezionali sul cancro della prostata che enfatizzano direttamente questa idea.
I dati si concentrano sugli uomini che vivono con una forma di cancro della prostata con una diagnosi scarsa e una sopravvivenza media di meno di cinque anni. Il nostro studio clinico ha consentito ai pazienti di partecipare, indipendentemente dallo stadio della loro malattia, dal rischio o dal fatto che avessero già ricevuto un trattamento. L’innovazione è fondamentale nella ricerca sul cancro e io sono orgogliosa di far parte di un team di Janssen che pensa all’intero percorso del paziente e punta a capire come le nostre medicine possono soddisfare un’area di esigenze non soddisfatte. Il nostro obiettivo è soddisfare le esigenze dei pazienti durante tutto il percorso della malattia legata al cancro della prostata.
Prima esercitavo la professione di infermiera e l’esperienza di stare insieme ad un paziente nel momento in cui riceveva una diagnosi di cancro ancora oggi è un ricordo vivo. L’opportunità di lavorare su nuove opzioni di trattamento per aiutare molti più pazienti, mi ha motivata ad approfondire la ricerca sul cancro --- settore in cui adesso collaboro con un team dedicato, determinato a migliorare i risultati per i pazienti che hanno affrontato tali diagnosi che cambiano la vita.
Non ho sperimentato questo percorso solo da un punto di vista professionale, ma anche da un punto di vista personale, poiché a mio padre è stato diagnosticato il cancro della prostata mentre frequentavo le scuole superiori e, più di recente, tutte e tre le mie sorelle hanno combattuto contro il cancro. Purtroppo, la nostra storia non è l’unica e la condividiamo con molte famiglie. Capisco come una diagnosi di cancro possa cambiare la vita all’intera famiglia ed è qualcosa che alimenta il mio desiderio di sviluppare nuove medicine trasformazionali. I convegni come ASCO rinnovano la mia fiducia sul fatto che la comunità di ricerca sul cancro sta lavorando sodo e sta facendo progressi per aiutare le famiglie come la mia a superare una diagnosi di cancro. Spero che un giorno questi sforzi impediscano ai futuri pazienti e famiglie di dover sentire la frase: “Mi dispiace, si tratta di cancro”.
Con queste informazioni come forza motrice, mentre i nostri dati sul cancro della prostata vengono presentati durante l’ASCO, io e il mio team ci riserveremo un momento per celebrare le persone che partecipano alle sperimentazioni cliniche. È il loro coraggio a ispirarci e capiamo che i pazienti sono davvero importanti per noi. Siamo lieti dei progressi che abbiamo fatto nel far progredire i trattamenti per il cancro della prostata, ma non ci fermeremo fintanto che questa malattia non viene prevenuta o curata in futuro.